misure di campi elettromagnetici CEM ⎮ Compatibilità elettromagnetica EMC ⎮ Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 ⎮ Tecniche di hardening ⎮ inquinamento da EMI ⎮ vision studio " />
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SERVIZI


Vision Studio offre un servizio professionale nel campo dei servizi strumentali di misurazione, nell'ambito delle verifiche e dei controlli non distruttivi volti ad aumentare la sicurezza negli impianti industriali e nel settore civile

- misure di campi elettromagnetici (CEM)

- analisi compatibilita' elettromagnetica



Si avvale di avanzate strumentazioni e collaborazioni, e la professionalità acquisita permette di prevenire ed approfondire le problematiche relative alle misure CEM in ambito industriale e civile.
In correlazione alle misurazioni di campi elettromagnetici CEM, può essere attivato il servizio di supporto tecnico e consulenza per l’identificazione e lo sviluppo degli interventi necessari alla risoluzione dei problemi rilevati e ad una analisi di Compatibilità elettromagnetica EMC.Tale servizio si estrinseca nella identificazione delle contromisure efficaci per contrastare i campi elettromagnetici indesiderati nonché nella progettazione di adatti sistemi che possano annullare o quantomeno ridurre a livelli di interferenza e aumentare la soglia di immunità.














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MISURE DI CAMPI ELETTROMAGNETICI (CEM)


In ambito industriale è sempre più frequente la coesistenza di diverse apparecchiature che sono responsabili di emissione di campi elettromagnetici, quali cabine di trasformazione, distribuzione energia elettrica, motori, trasformatori, macchine a funzionamento dielettrico, riscaldamento ad induzione, saldatura, polimerizzazione degli adesivi, essiccatura del legno e della ceramica, macchine a microonde, macchine a elettrolisi, ed in generale qualsiasi apparato che assorba elevate correnti (o che utilizza elevate tensioni e frequenze).


MISURA E MONITORAGGIO DEL CAMPO ELETTRICO, MAGNETICO ED ELETTROMAGNETICO PER LA VERIFICA DELL’ESPOSIZIONE DEI LAVORATORI

VERIFICHE PRELIMINARI DELL'AMBIENTE ELETTROMAGNETICO

CAMPAGNE DI MISURAZIONE PUNTUALE E PROLUNGATA DEI VALORI DI CAMPO E, H, EM

SUPPORTO PER IDENTIFICAZIONE DEGLI INTERVENTI NECESSARI PER LA RISOLUZIONE DEI PROBLEMI



Rischio di esposizione per i lavoratori

Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. DIRETTIVA 2004/40/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 29 aprile 2004 
Prescrizioni minime di sicurezza e di salute relative all’esposizione dei lavoratori ai rischi derivanti dagli agenti fisici (campi elettromagnetici e Radiazioni Ottiche Artificiali).

Rischio di esposizione per la popolazione

Decreto legislativo 22 febbraio 2001, n. 36
Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici. In questa legge sono previsti limiti per gli effetti acuti ed a lungo termine:

Limite di esposizione: valore di campo E,H che non deve essere superato (effetti acuti);
Valore di attenzione: valore di campo E,H che non deve essere superato negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi a permanenze prolungate ( > 4h) (effetti a lungo termine);
Obiettivo di qualità: valore di campo E,H ai fini della progressiva minimizzazione dell'esposizione.
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 8 luglio 2003
Fissazione dei limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di qualita' per la protezione della popolazione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici generati a frequenze comprese tra 100 kHz e 300 GHz. (GU n. 199 del 28-8-2003)

 

 

 

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COMPATIBILITA' ELETTROMAGNETICA
Il termine compatibilità elettromagnetica (EMC, dall'inglese Electromagnetic Compatibility)
si riferisce alla disciplina, nell'ambito dell'ingegneria elettrica ed elettronica, che studia la
generazione, la trasmissione e la ricezione non intenzionali di energia elettromagnetica in
relazione agli effetti indesiderati che queste possono comportare, con l'obiettivo di
garantire il corretto funzionamento nel medesimo ambiente dei diversi apparati che
coinvolgono fenomeni elettromagnetici durante il loro funzionamento.



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La compatibilità elettromagnetica prende in considerazione diverse problematiche:
le problematiche di emissione si riferiscono alla riduzione della generazione non
intenzionale di energia elettromagnetica ed alle contromisure atte ad evitare la sua
trasmissione le problematiche di suscettibilità (o immunità), si riferiscono invece al corretto
funzionamento degli apparati elettrici ed elettronici in presenza di disturbi elettromagnetici
provenienti dall'esterno.
Quando, nell'ambito della compatibilità elettromagnetica, si prendono in considerazione
disturbi elettromagnetici che si propagano in strutture guidanti quali conduttori metallici, ci
si riferisce a problematiche di suscettibilità ed emissione condotte, quando invece ci si
riferisce a disturbi propagatisi in spazio libero, ci si riferisce a problematiche di
suscettibilità ed emissione irradiata.


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Approccio tecnico al problema EMI


APPROCCIO TECNICO AL PROBLEMA EMI

Come conseguenza tanto la compatibilità elettromagnetica, cioè il progetto di circuiti e protezioni sempre meno suscettibili all’EMI (ElectroMagnetic Interference), quanto la minimizzazione dei segnali interferenti, hanno assunto a qualunque livello sempre più importanza.
Parecchi approcci possono essere seguiti per rendere un sistema compatibile con l’ambiente elettromagnetico in cui si trova immerso, e cioè la compatibilità può essere progettata fin dall’inizio od incorporata successivamente aggiungendo adeguati retrofits ( schermi, soppressori ecc.).
Ci sono aree specifiche dove le precauzioni possono essere prese durante la fase di progettazione in modo da aumentare la conformità del sistema.


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Mentre l’approccio progettuale per garantire la compatibilità è la via più logica e quindi presenta certamente un grande interesse, in molti casi la pratica porta ad eludere tale metodologia. Ciò è in particolar modo vero per sistemi ed apparecchiature già in produzione:
la soluzione teorica può diventare incontrollabile ed inattuabile.

In altri casi considerare e definire tutte le varianti fin dall’inizio potrebbe non essere la soluzione migliore sotto il profilo dei costi; inoltre, mentre la misura di emissione di un sistema è abbastanza diretta, la misura della sua suscettibilità è alquanto difficile.
Il principale approccio tecnico per ottenere la EMC è quello di escludere segnali interferenti esterni e di intrappolare segnali EMI interni che provengono, vale a dire, dal sistema stesso.
La schermatura è il mezzo principale per respingere i segnali irradiati: si utilizza il fenomeno di riflessione ed assorbimento. Il fattore di attenuazione di un segnale da parte di uno schermo dipende dal materiale utilizzato, dallo spessore dello schermo, dalla distanza e natura della sorgente emittente e dalla sua frequenza.

La schermatura può assumere la forma di contenitore ( parziale o totale del sistema) metallico che presenta eccellenti proprietà di schermo. Uno dei grandi paradossi degli involucri e dei contenitori attuali è l’uso di materiali plastici i quali sono notoriamente trasparenti ai segnali elettromagnetici. La tendenza verso l’uso del materiale plastico ha evidentemente le sue buone ragioni: essendo facilmente modellabile e stampabile offre un mezzo per ottenere geometrie complesse a minori costi.
Sempre di più sono in atto molti sforzi per dare agli involucri di plastica le caratteristiche di schermatura dei metalli.

Due vie principali vengono seguite per impartire tali proprietà: una è quella di inglobare alla plastica un filler di materiale conduttore, l’altro è quello di applicare una vernice conduttiva alla superficie dell’involucro. Lo schermo ideale racchiude completamente il sistema o il sotto insieme in questione. Sfortunatamente problemi di dissipazione del calore, porte I/O, displays, monitors, interruttori, commutatori, connettori ecc. necessitano di aperture nel contenitore. Di qui l’utilizzo di guarnizioni di materiale conduttivo che provvedono i mezzi per sigillare le aperture negli involucri. Tali guarnizioni tendono ad essere fatte di maglie metalliche, elastomeri conduttivi o nastri metallici.
L’altra azione indispensabile è quella di contenere e neutralizzare al massimo i segnali interferenti condotti.

L’interferenza condotta è normalmente combattuta con tecniche di soppressione, “diverting” e filtraggio. Tra i principali inconvenienti ci sono le variazione di tensione nella rete in quanto le linee di distribuzione sono soggette a continue variazioni di carico, picchi di tensione (spikes) cioè fenomeni impulsivi di brevissima durata ma pericolosi poiché possono raggiungere valori elevati di tensione (ad esempio nel caso di inserzione/disinserzione di carichi capacitivi/induttivi, fulmini ecc.), rumori di linea dovuti a scintillii ( collettori di motori), sistemi di accensione di autoveicoli, effetti corona sulle linee ad alta tensione, accensione di bruciatori, blackouts ecc.
I metodi utilizzati per ottenere la soppressione o la protezione sono il linea di principio conosciuti, ed anche semplici, ma talvolta di difficile soluzione pratica.

Essi possono riassumersi in quanto segue:

· Efficace messa a terra tenendo presente che le connessioni di terra devono offrire la minor impedenza possibile nel range di frequenza del segnale EMI;

· Utilizzo di filtri per sopprimere i segnali condotti verso l’esterno e per proteggere l’apparecchiatura da disturbi condotti entranti;· Utilizzo di una combinazione di filtri e soppressori se l’interferenza è di natura transitoria;

· Utilizzo di trasformatori di isolamento.
Frequentemente segnali EMI irradiati vengono raccolti da cavi di interconnessione e convertiti in segnali EMI condotti.


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Onde evitare ciò, è pratica comune usare cavi e connettori schermati. Per i casi più sfavorevoli, o dove la sicurezza dell’informazione è prioritaria, un contenitore a parete sottile ( tubo, cabaletta metallica) è talvolta usato in aggiunta o al posto della schermatura del cavo. Alcuni costruttori infine adottano una tecnologia che si basa sulle fibre ottiche notoriamente immuni ai problemi EMI.


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Alcune considerazioni


Alcune considerazioni generali

L'ambiente industriale odierno è sempre più dipendente da complessi sistemi di controllo elettronico:
Il guasto di un solo componente critico o un'inavvertita sequenza di dati errati possono risultare catastrofici in termini di tempo perduto, d'inaccettabile qualità dei prodotti sino allo scarto di lotti completi con tutti i relativi costi aggiuntivi.
E' noto che la velocità di risposta e la miniaturizzazione dei circuiti elettronici provvedono sempre più ad una maggiore versatilità di controllo rendendo possibile l'applicabilità di tali tecniche a moltissimi processi.
D'altra parte gli aspetti desiderati di aumentata velocità e sensibilità sono usualmente collegati ad un incremento della suscettibilità del sistema alle interferenze elettromagnetiche: Diventa quindi indispensabile esplorare i possibili mezzi attraverso i quali i segnali elettromagnetici indesiderati (condotti e/o irradiati) possono trovare la loro via in un sistema elettronico (ad esempio un sistema di controllo industriale), producendo effetti indesiderati e spesso disastrosi e , di conseguenza, adottare le giuste contromisure.



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L'interferenza elettromagnetica come minaccia dell'ambiente.

La richiesta conformità delle apparecchiature elettriche ed elettroniche ai requisiti relativi alle interferenze elettromagnetiche (EMI) ha come scopo quello di garantire la compatibilità elettromagnetica (EMC) dell'oggetto o del sistema.
L' EMC è la caratteristica di una apparecchiatura o di un sistema di funzionare secondo specifica senza degradazioni o malfunzionamenti dovuti all'ambiente elettromagnetico in cui opera.
Inoltre, le apparecchiature o i sistemi non devono interferire nei confronti di altre apparecchiature o sistemi. L'interferenza elettromagnetica può essre vista come una particolare forma d'inquinamento con le relative problematiche e danni connessi. Con l'enfasi data oggigiorno alla riduzione dell'inquinamento ambientale il cittadino comune (e talvolta anche il legislatore) riconosce e comprende con facilità acqua, aria, rumore, rifiuti ed altre forme di contaminazione.
Tuttavia tutti sempre di più si stanno sensibilizzando circa l'inquinamento elettromagnetico, poiché questo è non avvertibile generalmente dai nostri sensi, cioè non può essere visto, toccato, odorato o sentito. Esso è tanto devastante quanto le altre forme di inquinamento. In realtà abbiamo familiarità con alcune manifestazioni dell'inquinamento EMI, almeno alcune di quelle più fastidiose. Per esempio è stato stabilito che certi tipi di motori elettrici possono disturbare una radio posta nelle vicinanze generandovi crepitii e ronzii.
Questa situazione è per lo più vista come seccatura. Esempi più seri d'inquinamento elettromagnetico sono se una persona che porta una pace-maker utilizza apparecchiature elettriche, macchine industriali o altre sorgenti d'energia RF che possono far funzionare il pace-maker impropriamente, cioè portarlo ad operare fuori sincronismo. In tal caso le conseguenze possono manifestarsi come malori e portare anche alla morte. Oppure l'utilizzo da parte di alcuni lavoratori di apparati e strumentazioni specifiche che possono essere dannose per la salute (rischi di esposizione ai campi EM). Un altro esempio di serie conseguenze dovute all'EMI (IEMI - anche intenzionale!) è quello della perdita della conversazione telefonica a causa del disturbo generato da forti segnali di fondo oppure interferenti. Se qualcuno fosse stato nel bel mezzo di tale conversazione telefonica con il suo agente di cambio per una decisiva compravendita, o durante la regolazione di un importante affare, tali problemi dovuti all'EMI non sarebbero stati certamente considerati come una seccatura: le conseguenze avrebbero potuto essere molto pesanti economicamente.

Alcuni tra i più vistosi blackout nelle reti di distribuzione dell'energia elettrica possono essere visti (e lo furono nel passato) come dovuti agli effetti cumulativi di transienti elettrici dovuti ad un temporale su dispositivi sensibili. Qui l'impatto può coinvolgere milioni di persone con enormi conseguenze economiche.

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Ma l'inquinamento da EMI può essere molto più catastrofico della perdita di una vita o della fortuna di una singola persona: esso può coinvolgere molte persone ed ingenti fortune e capitali. Per esempio se due aerei collidono durante cattive condizioni atmosferiche a causa di un errore di rotta dovuto ad interferenze EMI od a causa di una perdita di dati nella memoria del computer del centro di controllo del traffico aereo durante un violento temporale nella zone alla perdita di vite e proprietà è ben più consistente. Se le radiomobili della Polizia vengono disturbate (anche intenzionalmente!) durante una sommossa, le conseguenze possono essere enormi. Ed ancora, se un esercito in guerra scopre che le sue comunicazioni, i radar o altri sistemi di combattimento sono disturbati da sorgenti di interferenza elettromagnetica generata al proprio interno (o dal nemico), la battaglia può essere perduta assieme a molte vite.

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"Tecniche di hardening

in un sistema di collaudo industriale"

di Roberto Peruch

Questo documento tecnico fu scritto a seguito della realizzazione ed installazione di un sistema di collaudo industriale commissionato alla Zeltron Spa di Udine.
Lo sforzo personale è stato quello di documentare tutte le soluzioni che furono ideate e progettate per la definizione del sistema di "grounding" nonchè tutti retrofit che furono messi in opera durante l'installazione di un sistema di messa a terra per un complesso impianto industriale.

 



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scarica qui la DEMO del nostro MSE, programma per il calcolo dell'efficacia di schermatura dei materiali

di Roberto Peruch

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Per maggiori informazioni, scrivici a s-vision@hotmail.it

Vision studio - San Leonardo (UD) - ITALY